giovedì 17 settembre 2015

SCULTORE SONGYE O LUBA, MASCHERA KIFWEBE

Oltre le nebbie del pregiudizio: i nomi del nero e la scoperta dell'arte africana.


Scultore Songye o Luba, Maschera Kifwebe. Fine XIX - inizio XX sec.
Statua linea decorata con pigmenti alta 39,4 cm.
Collezione privata.

Il sole batteva forte”, avrebbe scritto poi di quel pomeriggio del 1905 ad Argenteuil. Lui si chiamava Maurice Vlaminck, per vivere dava lezioni di violino, aveva pubblicato un paio di romanzi semi-pornografici illustrati dal suo amico Derain, e dipingeva. 

mercoledì 2 settembre 2015

FELIX NUSSBAUM, AUTORITRATTO CON PASSAPORTO EBRAICO

Un’opera su cui meditare mentre, bussando alle porte d’Europa, tanti sono tornati a morire solo perché nelle mani hanno il passaporto sbagliato.


Felix Nussbaum, Autoritratto con passaporto ebraico, 1943
Olio su tela di 56 x 49 cm
Felix-Nussbaum-Haus, Osnabrück

“Nussbaum”. Il cognome mi diceva qualcosa. Mi c’è voluto un momento per farmi tornare alla mente la filosofa americana Martha Nussbaum, ma poi mi sono subito ricordato del suo La fragilità del bene

giovedì 20 agosto 2015

IL BRONZINO, ELEONORA DI TOLEDO COL FIGLIO GIOVANNI.

Il volto dell’ultima Europa che meriti d’essere chiamata Classica



Il Bronzino, Ritratto di Eleonora di Toledo col figlio Giovanni (1545)
Olio su tavola di 115 x 96 cm
Galleria degli Uffizi, Firenze.
Molte virtù dell'animo estimo io che siano alla donna necessarie così come all'omo; medesimamente la nobilità, il fuggire l'affettazione, l'esser aggraziata da natura in tutte l'operazion sue, l'esser di boni costumi, ingeniosa, prudente, non superba …”. Questo si legge nel terzo dei quattro libri che compongono Il Cortegiano

giovedì 13 agosto 2015

JUAN RULFO, LA PIANURA IN FIAMME (EL LLANO EN LLAMAS)

Quando la Letteratura t'infila un palmo di lama nello stomaco


 Di Schüler, Bozzetto per  Il gallo. Tecnica mista su carta di 30 x 50 cm


Scorre, la scrittura di Rulfo. Ti porta via, come un fiume in piena. Come un torrente giovane e rabbioso, anzi, che sta ancora scendendo la montagna. No, neppure questo paragone rende l’idea. Scorre, ma pure pare eterna, destinata a restarsene per sempre lì. 

giovedì 2 luglio 2015

EMILIO VEDOVA, IMMAGINE DEL TEMPO (SBARRAMENTO)

Imprescindibile. Come tutti i grandi veneziani.


E. Vedova. Immagine del tempo (Sbarramento) 1951.
Tempera all'uovo si tela di 130,5 x 170,4 cm.
Collezione Peggy Guggenheim, Venezia.

Acqua stanca, morchiosa e verdastra, che scioglie antiche glorie in vaghi riflessi e rare scaglie d’argento, tra le brume di un pomeriggio invernale. Bellezza effimera di un fuoco di paglia, in un’immagine di Cardarelli, che un sole settembrino accende negli ori bizantini. Una città al passato, liquida e cadente. Esausta. Morente e buona solo

giovedì 18 giugno 2015

MAESTRO DI NAUMBURG, UTA VON BALLENSTEDT

Bellissima. Forse un po' freddina, e non solo perché fatta di  arenaria, ma bellissima.

Maestro di Naumburg, Uta von Ballenstedt (1250 ca.)
Particolare del volto.
Il mio amico Umberto Eco (lui non mi conosce, ma io ho comprato, e letto, proprio tutti i suoi libri), se dovesse uscire a cena con una donna, tra quelle raffigurate nella storia dell’Arte, sceglierebbe lei. 

lunedì 11 maggio 2015

SEBASTIANO DEL PIOMBO, PIETÀ

Disegnata da Michelangelo o no, una rivoluzione dipinta.

Sebastiano del Piombo, Pietà, 1517. Olio su tavola di 225 x 260  cm.
Museo civico, Viterbo.

Giovanni Botonti. Le storie, come le strade, ho scritto da qualche altra parte, devono pur cominciare. Il mio amico  Giorgio Vasari, amico come tutti quelli che con le loro parole ci hanno tenuto compagnia nel corso degli anni, non lo nomina neppure. 

lunedì 4 maggio 2015

IN TRENO CON L'ULISSE DI SIMENON

Due pillole sul romanzo.


Di Schüler, Gustav goes to the lake, 2004. Acrilico su tela di 20 x 30 cm.
Collezione privata.

Di treni e di trame.
Immaginate di prendere un treno. Di quelli di una volta, che attraversavano lenti il paesaggio. State andando chissà dove e neppure ricordate da dove siete partiti. Siete sempre in viaggio. 

sabato 2 maggio 2015

ALBERTO BURRI, IL GRANDE CRETTO

Nel cemento, i primi capitoli di un'autobiografia collettiva.

Alberto Burri, Il Grande Cretto, 1989. Cemento armato di 150 x 35.000 x 280.000 cm. Gibellina (Tp).

Sono cuori, le piazze dei nostri paesi. E sono vene le loro vie. Le auto fanno spesso fatica a passarvi; non sono state fatte per loro. Sono strette e tortuose; si piegano e si curvano. Non obbediscono a un disegno; non hanno mai conosciuto la scienza di un urbanista. Sono nate perché a piedi, a dorso d’asino o al massimo su un carretto, vi passasse la vita. 

martedì 28 aprile 2015

L'ALFIERE, IL CAVALIERE E L'ELEFANTE

Gli arabismi tra Italiano e Spagnolo e qualche considerazione mediterranea.


Di Schüler, Bozzetto per Cavaliere e Cavallo. Tecnica mista su carta di 30 x 50 cm


Il Mediterraneo. Il mare tra le terre, lo snodo attorno a cui si articolano tre continenti, la culla del mito e delle leggende, è pure, e da sempre, una grande via di comunicazione. 

giovedì 23 aprile 2015

FRANCISCO GOYA, 3 MAGGIO 1808.

In una sola immagine, i carnefici e le vittime di ogni regime.


Francisco Goya, 3 maggio 1808.
Olio su tela di 268 x 347 cm. Museo del Prado, Madrid.

Come si chiamava? José? Pablo? Non si sa, e non importa, anche se tutti ci ricordiamo di lui. Anzi, del bianco della sua camicia. 

sabato 18 aprile 2015

ON THE ROAD: L'EPICA DI UN'ALTRA AMERICA

Jack Kerouac nei miei ricordi, nei miei sogni e in una mia lettera.

Di Schüler, In galleria. Acrilico su tela preparata di 100 x 80 cm.
Mi scrivi che stai per cominciare un viaggio attraverso gli Stati Uniti e subito scoppio d’invidia. Per peggiorare le cose, mi racconti che Mac, questo pezzo di bisteccone decerebrato, verrà con te (sì, sono un po’ geloso. E allora?), mentre, forse confondendomi con lui, notoriamente incapace di individuare i continenti sul mappamondo, neppure mi dici dove esattamente andrete; solo che farete un coast to coast

giovedì 26 marzo 2015

MARCEL DUCHAMP, FONTANA.

Un'affermazione di libertà.


Marcel Duchamp, Fontana, 1917. 
E' una foto del pezzo originale scattata da A.Stieglitz. Quelle oggi esibite nei musei sono delle repiliche.


Parigi? New York? Forse Londra o Berlino? Ma no. Lasciamo stare le banche, il cioccolato, gli orologi a cucù e tutti i luoghi comuni; le rivoluzioni nascono a Zurigo. Anzi, in uno dei vicoli della città: lo Spiegelgasse.

mercoledì 25 marzo 2015

SALINGER, IL GIOVANE HOLDEN E LA VOCAZIONE DELLO SCRITTORE

Da una delle lettere

Di Schuler, Il poeta, 2007. Acrilico su tavola di 50 x 50 cm.



(...) Forse sarebbe meglio che ti salutassi qui, ma tutto questo parlare di vocazione mi ha riportato alla mente il nome di Jerome David Saliger, al cui capolavoro avevo già pensato, a dire il vero, scrivendoti la prima parte di questa lettera.

domenica 22 marzo 2015

BREVE STORIA D'AMORE E DI WON-TON

Oltre il doppio orizzonte delle bacchette, il lampo dei suoi capelli.


Di Schuler, Ripensamento, 2002. Acrilico su tavola di 40 x 50 cm.

No, amici veri, di quelli con cui si può davvero parlare di tutto, non ne ho. Li avessi, forse non scriverei queste righe. A qualcuno, però, devo pur raccontare quel che mi è successo oggi e, in mancanza di meglio, va bene anche un foglio di carta; anzi, lo schermo di un portatile. 

venerdì 20 marzo 2015

MARC CHAGALL, SULLA CITTA'

Una poesia dipinta. Tra sogno e ricordo, un momento di magia.


Marc Chagall, Sulla città, 1918. Olio su tela di 56 x 45 cm. Galleria Tretyakov, Mosca.


Faceva un gran caldo a Parigi. In città c’era un giovane olandese con i capelli rossi e gli occhi folli. Si chiamava Vincent, dipingeva e faceva la corte ad Agostina Segatori, proprietaria del Tambourin, un ristorante-cabaret al numero 62 del boulevard de Clichy.  

lunedì 16 marzo 2015

UNA DUE CAVALLI ROSSA


Di Schuler, Sulla Provinciale, 2002. Acrilico su tela di 50 x 40 cm.


Mi chiamo Fraccamanzi. Fraccamanzi Benito. No, niente politica: solo che anche mio nonno si chiamava così. Benito. E anche Fraccamanzi. Eh? Sì, un nome di famiglia. Come certe malattie. Proprio. Mio figlio, però, l’ho chiamato Gregory. E mia figlia Chantal.  Chantal piaceva a me; Gregory è stata mia moglie. 

domenica 15 marzo 2015

PICCOLA COLLEZIONE D' IMMAGINI ITALIANE

Eppure, feroce, Nostalgia mi morde  il cuore


Di Schüler, Nettuno notturno, 2013. Acrilico su tavola di 40 x 50 cm. 

Una pizzeria con la foto del Napoli di Maradona,
una Madonna impiccata ad un rosario,
una bandiera azzurra inchiodata di fianco al forno.

venerdì 13 marzo 2015

RAFFAELLO, LA TRASFIGURAZIONE DI CRISTO

Un capolavoro capace di anticipare un secolo di Storia dell'Arte


Raffaello Sanzio, La Trasfigurazione di Cristo, 1520
Olio su tavola di 278 x 405 cm. Pinacoteca vaticana, Roma


Era stato il suo studio o bottega, come si diceva allora. In quel momento, è la sua camera ardente. E’ affollata, come fino a pochi giorni prima, quando lui dipingeva, circondato da assistenti e allievi. 

mercoledì 11 marzo 2015

UNA CHIUSURA DELLA MENTE ITALIANA

Di Schüler, I wanna be like Mike, acrilico su tavola di 40 x 50 cm.

Non è sbagliato in sé, definire una lingua più o meno bella, se ci si ricorda che quando si danno giudizi di questo tipo si è oggettivi come quando si critica un quadro o un film, magari senza sapere nulla di pittura o cinematografia; che si dà quindi una valutazione sempre sommamente personale, per certi versi sentimentale, che non ha alcuna base scientifica o anche solo razionale.

domenica 8 marzo 2015

SE UNA SERA D'INVERNO UN VIAGGIATORE

e altro di Calvino in una mia lettera

Di Schüler, Senza titolo, tecnica mista su carta di 30 x 50 cm.


(...) Beth ha letto molto, per essere così giovane; molto più di quanto avessi fatto io alla sua età. Cosa poco comune per un tuo connazionale, conosceva anche Italo Calvino. 

venerdì 6 marzo 2015

GIORGIO MORANDI, NATURA MORTA

Un istante d'eternità.


Giorgio Morandi, Natura morta, 1953. Olio su tela di 45,5 x 35,5 cm. Mamiano di Traversetolo (Pr), Fondazione Magnani Rocca


Sarà per quei portici-cosce di mamma? Per il colore caldo dei suoi mattoni e coppi? Per i tortellini? Per il modo di fare, scanzonato ma senza volgarità, dei suoi abitanti? Per altre vociferate specialità cittadine? 

martedì 3 marzo 2015

VON TROTTA, IL CAPOSTAZIONE E GLI ALTRI VOLTI DI JOSEPH ROTH

Da una mia lettera


Di Schuler, Bozzetto per Cavaliere e cavallo, tecnica mista su carta di 30 x 30 cm.


Ieri, sono stato a pranzo da Frau Rabensteiner. Stavo sorseggiando il caffè  (l’ho preparato io: dopo mangiato mi serve un espresso italiano, ma credo di avertelo già scritto)  quando dalla radio è arrivato il rullo di tamburo con cui attacca la Marcia Radetsky di Johan Strauss, 

domenica 1 marzo 2015

SE NON SEI FELICE, SEI UN COMPLICE

Un martedì da carnefice


Di Schüler, Sguardo blu. Acrilico su tela preparata, 70 x100 cm
Milano, collezione privata.

La città dista centoventi chilometri almeno da qui, e non mi piace. Non solo quella; nessuna città mi piace. L’ultima volta che mi è capitato di andarci, ad ogni modo, è stato in un giorno di pioggia battente e di un umore, il mio, più grigio del cielo grigio della Galizia in novembre, anche se ormai era dicembre. 

sabato 28 febbraio 2015

UN' ARTE SENZA CONFINI: HENRI MATISSE, LA DANZA

Il dipinto più famoso di uno degli artisti più influenti del XX secolo.


Henri Matisse, La Danza, 1910. Olio su tela di 391 x 260 cm. Museo dell'Ermitage, San Pietroburgo.


Blu. Giallo. Rosso. In loro c’è della magia; possono ammaliare. Dovrebbe capirlo chi regala dei colori; chi li riceve può restarne stregato. Non doveva saperlo Madame Matisse quando, nel 1889,  ne comperò una scatola al figlio che, costretto a letto da mesi, dopo aver rischiato di morire d’appendicite, moriva di noia. 

mercoledì 25 febbraio 2015

UN PANE DI SEGALE PER MARIO RIGONI STERN

Il sergente della neve è epica allo stato puro. Senza un grammo di retorica.

Di Schüler, Bozzetto per La pietà. Tecnica mista su carta di 30 x 50 cm.

  

Leggendo quel che scrivo di Mario Rigoni Stern, sentendo l’affetto con cui ne parlo, qualcuno mi ha chiesto se fossi originario delle sue stesse montagne. No, tra la mia valle e il suo altopiano ci sono alcuni passi e un paio di centinaia di chilometri.

lunedì 23 febbraio 2015

OLTRE IL CONFINE

Una piccola musica notturna.

 

Di Schüler, Bozzetto per Dubbi e paure, tecnica mista su carta di 30 x 50 cm.


Non avevo in mente Cormac McCarthy e la sua The Border Trilogy, quando ho scritto questo esercizio di stile, credo ormai una ventina d’anni fa. Avevo appena letto  Il partigiano Johnny piuttosto, e mi aveva impressionato il fenogliese. 

sabato 21 febbraio 2015

EGON SCHIELE, L'ABBRACCIO (O GLI AMANTI).

 L'opera di un artista e di un uomo avviati alla maturità.

Egon Schiele, L'abbraccio (o Gli amanti), 1917. Olio su tela di 170x 100 cm. 
 Österreichische Galerie Belvedere, Vienna

  

A bocca aperta. Sara rimasto così Gustav Klimt, vedendo quei fogli dell’album. Come Perugino quando Raffaello gli avrà mostrato quel che papà gli aveva insegnato. Come chi avrà sentire suonare l’ancor più giovane Mozart. Come tutti quelli cui capita di trovarsi dinnanzi un miracolato dalle Muse: qualcuno dotato di un talento innato tanto straordinario da parere soprannaturale.

mercoledì 18 febbraio 2015

CLASSICITÀ E BARBARIE

Il sogno americano e gli incubi della nuova Europa.



Di Schüler, Angelo caduto, 2009. Matita su carta di 170 x 110 cm. Collezione privata.


La più preziosa eredità romana non è di pietre e marmi; è nell'idea che tutti, indipendentemente dalla propria madre lingua e dalle proprie tradizioni, possano diventare cittadini dell'Impero. 

lunedì 16 febbraio 2015

EDGAR LEE MASTERS E IL SEGRETO AMERICANO

Da una lettera ad un'amica statunitense.


Di Schüler, Parking lot, 1997. Tecnica mista su tela preparata di 100 x 80 cm


Tornando alle mie non sempre lineari connessioni cerebrali, forse ti piacerà sapere che c’è un po’ d’America dietro la mia ultima idea.

sabato 14 febbraio 2015

LUCIAN FREUD, BENEFITS INSPECTOR SLEEPING

“Dipingo le persone non come appaiono o nonostante come appaiono, ma per quello che sono”.


Lucian Freud, Benefits Supervisor Sleeping, Completato nel 1995. Olio su tela di 219 x 151,3 cm. Collezione privata.

Sta posando per un quadro destinato a diventare il più pagato di sempre. Perlomeno tra quelli venduti mentre il loro autore è ancora in vita. Trentatré milioni di dollari, nel 2008. Lei, però, non può certo saperlo. Dorme: lì, su quel divano scassato, e sulla grande tela su cui stanno prendendo forma lei e quel divano. 

mercoledì 11 febbraio 2015

UNA LEZIONE DA "I MISERABILI"



Di Schüler, Strega rossa. Acrilico su tela di 100 X 80 cm. 1998. 


Temo che solo frequentando l’Accademia della Vita, si possa arrivare a comprendere I Miserabili: un capolavoro che può apparire gonfio di retorica, di esagerazioni, a chi ha avuto la fortuna di non dover mai affontare vere difficoltà. 

martedì 10 febbraio 2015

UNA SETTIMANA CON UMBERTO ECO

O almeno leggendo Numero Zero e un paio di altre cose sue.





Un amico mi ha inviato l’ultimo romanzo di Umberto Eco. Non solo, dando prova della sua solita munificenza, ha infilato nel pacchetto altri due libri dello stesso autore, che sa quanto io ammiri. 

lunedì 9 febbraio 2015

IL PROFESSOR BORGES

e le sue idee sull'insegnamento.


Di Schüler, Ricordi di scuola, 2005
Acrilico su tela di 40 x 50 cm. Collezione privata.

In una delle sue Siete Noches, quella dedicata alla Poesia, Borges ricorda la propria esperienza di professore di Letteratura Inglese presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Buenos Aires. “Ho cercato”, scrive, “di prescindere il più possibile dalla storia della letteratura”. 

domenica 8 febbraio 2015

TENTANDO DI TRADURRE L'INFINITO.

Il XII dei Canti di Giacomo Leopardi.


Di Schüler, Di paure e speranza (Genesi 2), 2005.
Acrilico su tela di 50 x 50 cm. Collezione privata.


















The Infinite

Always dear to me was this lonely hill,
and this hedge, which of the last horizon
so vast part from my glance excludes.
But sitting and gazing, unending
spaces beyond that, and superhuman
silences, and the deepest quiet,
I pretend in my thought; where is near
the heart to fear. And as the wind
I hear rustling through these trees , that
infinite silence to this voice
I do compare: and comes to me the eternal
and the dead seasons, and the present
and alive one, and the sound of her. So
drowns my thought in this immensity:
and sweet to me is sinking in this sea



L'originale è qui sotto

sabato 7 febbraio 2015

PER ELISA

Il suo ritratto e una poesia di Ezra Pound.


Di Schüler, Il risveglio della ragione.
Olio su tavola di  50 x 70 cm


Una ragazza

L’albero è entrato nelle miei mani,
La linfa ha risalito le mie braccia,
L’albero è cresciuto nel mio petto-
Verso il basso,
I rami crescono fuori di me, come braccia,

Albero tu sei,
Muschio tu sei,
Sei le violette con il vento sopra.
Una bimba -così alta - tu sei,
E tutto questo è follia per il mondo







English original below

venerdì 6 febbraio 2015

VINCENT VAN GOGH, CAMPO DI GRANO CON VOLO DI CORVI

Lo dipinse pochi giorni prima di spararsi al petto.  Oggi lo veneriamo come un capolavoro di uno dei più grandi pittori "a pennello carico" della storia dell'Arte.


Vincent Van Gogh, Campo di grano con volo di corvi, 1890. Olio su tela di 50,3 x 103 cm
Museo Van Gogh, Amsterdam



Me ne restavo lì, incapace di lasciare quel quadro, l’ultimo dell’esposizione. Era la mia prima volta ad Amsterdam ed ero solo un ragazzo, con più sogni in testa che soldi nelle tasche dei jeans. Un ragazzo come i tanti che avevano fatto con me la coda per entrare nel museo. 

giovedì 5 febbraio 2015

I GUTEMBERG DEL XXI SECOLO



Una pagina della Bibbia di Gutemberg, 1545.



Ho pubblicato in rete uno dei miei romanzi. Non sono però tanto ipocrita da dire che è stata la mia prima scelta. Semplicemente, mi sono stancato di aspettare che, dopo i primi complimenti, i responsabili di un paio di case editrici con una diffusione nazionale prendessero delle decisioni a suo riguardo. 

mercoledì 4 febbraio 2015

FLAVO E' L'AGGETTIVO DEL DILEMMA.




Di Schüler, Sguardo giallo. Acrilico su tela preparata, 70 x100 cm
Milano, collezione privata.


Ho un paio di immagini fortissime scolpite nella mente, mentre una verità mi è scoppiata nel petto. Ho dentro una poesia. Tirarla fuori, farla diventare versi, mi sta costando fatica, come sempre.

martedì 3 febbraio 2015

EUROPA BOCCACCESCA

John William Waterhouse, A Tale from Decameron, 1916.
 Lady Lever Art Gallery, Liverpool

Mentre, nel sentire di molti, Europa pare tornato ad essere solo un nome geografico, e che europee siano rimaste solo le coppe di calcio, fa bene allo spirito riprendere in mano il Decameron

lunedì 2 febbraio 2015

MILLE MONDI PER UNA SOLA UMANITA'

Sul Lebenswelt hussleriano


Di Schüler, Toccata e fuga in Re minore. Acrilico su tela preparata al computer, 2009.

Edmund Gustav Albrecht Husserl, matematico e filosofo, padre delle Fenomenologia, allievo di Brentano e sua volta maestro di Martin Heidegger, era un austriaco naturalizzato tedesco. Era anche un ebreo, però, e per questo  era appena stato cacciato dall’Università di Friburgo 

sabato 31 gennaio 2015

A DECLARATION OF LOVE - UNA DICHIARAZIONE D'AMORE

An old poem and a statue yet to be made
Una vecchia poesia e una statua ancora da fare



Di Schüler, bozzetto per Il sole scese a mordere il mare

Be San Michele my home and Venice my bones
In a high noon lit by byzantine purple and gold,
and what’s left of me, land fought with the lagoon
that in vague shimmers melts every ancient pride.

Be three lone notes for Viola d’amore my epitaph:
three caresses where the lion has sunk its claw,
three tears amid the thighs of a summer mermaid
in the sultry passion of a cheaply rented night.


Siano San Michele la mia casa e Venezia le mie ossa,
in un meriggio d’oro bizantino e porpora acceso,
e tutto il mio avanzo terra lottata alla laguna,
che antichi orgogli discioglie in vaghi riflessi.

Tre note per una viola d’amore il mio epitaffio;
tre carezze dove il leone ti conficca l’artiglio:
tre stille salate, tra le cosce d’una sirena d’estate,
nell’afa appassionata di una notte presa a nolo.

venerdì 30 gennaio 2015

LUCIO FONTANA: CONCETTO SPAZIALE - ATTESA

In un taglio "il mistero che è proprio delle vere opere d'arte".


Tela di 93 x 73 cm. Cornice di 1161 x 982 x 86 mm.
Tate Gallery, Londra


“Ma io, a sta roba ci sputo addosso”.  Lo ha detto, e lo ha fatto davvero.  Chi? Forse un ragazzino in gita scolastica, pieno di adolescenziale sicumera: “E che ci vuole a fare una schifezza così?”.  Forse, un quasi distinto padre di famiglia, fremente d’indignazione: “E a me mi tocca lavorare. A me”. Sconosciuto il colpevole, incerta la data,

giovedì 29 gennaio 2015

CHOMSKIANA

Tre pillole pensando a Noam Chomsky.


Di Schüler, Cane che abbaia alla notte. Matita su carta.

Grammaticalmente sbagliato.
A volte si legge che questa o quella espressione, comunemente accettata dalla maggioranza di noi, è grammaticalmente sbagliata. Ricordo la professoressa Z che, ancora pochi anni fa,

mercoledì 28 gennaio 2015

IL CONGIUNTIVO DELLA LIBERTA'

Due frasi della Lettera sull'umanesimo di Martin Heidegger

Di Schüler, Sguardo. Tecnica mista su tela, 1996

Una serata in compagnia di Martin Heidegger, non va mai presa alla leggera. Quasi inevitabilmente si conclude con un leggero mal di capo. Come tanti suoi colleghi, infatti, il filosofo scrive davvero male: precisa e ri-precisa, definisce e ridefinisce, fino a portare i propri lettori nella nebbia più fitta.

martedì 27 gennaio 2015

IL SERGENTE E IL DEPORTATO

Levi, Rigoni Stern e le nostre migliori lettere.

 
DiSchüler, Senza titolo. Tecnica mista su carta.


La memorialistica dei reduci della seconda guerra mondiale, intendendo questo concetto nel senso più ampio, è tra il meglio che la nostra letteratura abbia prodotto nel secolo appena scorso.

lunedì 26 gennaio 2015

QUANDO UN ITALIANO LEGGE GARCIA LORCA

Una lettera ricordando Croce a las cinco de la tarde.


Di Schüler, Schizzo per  Il Toro. Matita su carta

Non so per quale ragione, ma non credo importi, sono tornato a pensare a Benedetto Croce, il filosofo italiano che mi pare d’averti presentato, seppure brevemente, in un’altra lettera.

domenica 25 gennaio 2015

CHANSON D'AUTOMNE

 Una scultura e una poesia di una stagione di mezzo



Tra svettanti e snelli eucalipti, 
 
dalle fronde fragranti di balsami
 
e felci tenere nelle umide ombre,
 
sale angusto una aspro sentiero;
 
tappeto frusciante e croccante
 
di poche e secche foglie morte
 
e morti rami, disseccati e ritorti:
 
sono i primi bruni dell'autunno

dentro ai verdegialli polverosi

dei nostri ultimi giorni d’estate.


Legno ferro del Brasile
Lunghezza 31cm                                                                                                         Other pictures below